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Il gioco è fonte di sviluppo mentale oltre che di divertimento, praticato da molti animali soprattutto mammiferi, quale attività di apprendimento e addestramento. Il gioco quindi è una sorta di allenamento alla vita in comune? Da quando le automobili hanno invaso le piazze, i giochi sono stati persino banditi dalle strade dal codice civile. Da dimensione del comune a dimensione privata. Come sta cambiando il gioco nel postmoderno? Cambia qualcosa di sostanziale nei giochi dei bambini e delle bambine? Come cambia il gioco con i videogiochi? Che genere hanno i giochi e a quale genere gioca il mercato distinguendo i giochi rosa da quelli azzurri? Il gioco sfugge e resiste ai tentativi di spettacolarizzazione e commercializzazione?Sidoti2

BENIAMINO SIDOTI

Beniamino Sidoti formatore ed esperto di scrittura collettiva e di giochi. Ha ideato e coordinato la mostra mercato Lucca Games dal 1993 al 1999. Nel 1997 ha fondato, con altri, l’associazione Gruppo di ricerca sul gioco di ruolo. Collabora con il Centro Interdipartimentale per la Ricerca sul Gioco dell’Università di Siena ed è consulente del ministero della Pubblica Istruzione. Ha scritto numerosi libri sui giochi in relazione all’educazione tra cui:
Giochi con le storie, Modi, esercizi e tecniche per leggere, scrivere e raccontare, Molfetta: Meridiana, 2008
Dizionario dei giochi (con Andrea Angiolino), Bologna: Zanichelli, 2010
Eccetera, giocare con le storie per viverle, capirle, cambiare insieme, Molfetta: Meridiana, 2013

 

APPROFONDIMENTI:

di Beniamino Sidoti LEGGI Il gioco del postmoderno