Rispolverate tutti i ricordi scolastici – e non – che avete de I Promessi Sposi. Aggiungete qualche suggestione da Il nome della Rosa e da CSI. Condite il tutto con nozioni storiche e geografiche relative alla peste del 1630 a Milano e preparatevi ad un salto nel tempo e nello spazio davvero suggestivo.
Lo scenario che raccontiamo nell’intervista a Pier Giorgio Righetti, professore al Politecnico di Milano è quello di una ricerca, pubblicata dal Journal of Proteomics, dal suggestivo titolo «Of mice and men: Traces of life in the death registries of the 1630 plague in Milano». I ricercatori, con una tecnica d’indagine molto raffinata, sono riusciti a risalire, analizzando i registri delle morti del Lazzaretto meneghino, alle tracce del passato impresse sui fogli conservati all’Archivio di Stato: quelle dei batteri della peste e dell’antrace (innocue), elementi in grado di raccontare la dieta di chi scriveva, segni del passaggio dei topi sui manoscritti, e molto altro.
Una miniera di informazioni contenuta in pochi centimetri di carta, quelli più significativi situati nell’angolo in basso a destra dei fogli, che veniva usato per sfogliare le pagine. Provare a scavare nell’invisibile per restituire un affresco inedito di epoche lontane: un possibile nuovo modo di fare ricerca storica?
Il menù della puntataIntroduzione
- Tom Waits con Downtown Train in attesa della ristampa dei vecchi album
- La prima parte dell’intervista a Pier Giorgio Righetti: la Milano della peste, il Lazzaretto e la tecnica di ricerca
- Bruce Springsteen con Waitin’ on a Sunny Day. Il 23 gennaio 1950 nasceva il tastierista Danny Federici
- La seconda parte dell’intervista a Pier Giorgio Righetti: i risultati ottenuti e gli scenari futuri
- Kendrick Lamar & SZA con All the star