Il 20 marzo 2003 gli Stati Uniti invadevano l’Iraq con lo scopo di deporre il dittatore Saddam Hussein. Quella che dopo appena 40 giorni era stata dichiarata “missione compiuta” dall’allora presidente Bush è diventata presto una “missione infinita”, che in momenti diversi ha dato vita a numerosi conflitti, molti dei quali ancora oggi irrisolti. L’ascesa e la caduta dello Stato islamico sono soltanto gli ultimi episodi di questa catena di eventi.

Proprio nel giorno del quindicesimo anniversario di questa lunga guerra uscirà un web documentario dal titolo Donne fuori dal buio, realizzato da Arianna Pagani e Sara Manisera e finanziato attraverso un crowdfunding ancora aperto.

Un viaggio attraverso quattro luoghi e quattro biografie che, racconta Sara Manisera, «sono simboliche. Sono quattro storie di donne che all’interno della società irachena sono molto attive: un’avvocata, una dottoressa, una madre e un’attivista. E poi attraverso 4 luoghi: Baghdad, dove è cominciata l’invasione del 2003, Halabja, luogo simbolico perché nel 1984 Saddam lanciò un’offensiva contro la popolazione curda bombardando con un attacco chimico 5000 persone, Qaraqosh, perché è una cittadina a maggioranza cristiana che nel 2014 ha subito l’offensiva e l’occupazione dello Stato islamico, e poi Mosul, la cosiddetta capitale del Daesh, o almeno lo era fino alla liberazione dello scorso luglio».

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