Il 4 aprile ricorre la Giornata di azione internazionale contro le mine anti persona, occasione per porre in evidenza una questione vista spesso come appartenente al passato ma in realtà ben più attuale.

I civili rappresentano circa il 90% del numero delle persone colpite, lasciate talvolta nelle città dagli eserciti che le hanno abbandonate. Gli ordigni possono rimanere attivi per oltre cinquanta anni, e rappresentare così una minaccia per lo svolgimento di gesti quotidiani, rendendo impossibile una vita normale.

La Onlus Campagna italiana contro le mine insieme all’Associazione nazionale vittime civili di guerra porrà all’attenzione del nuovo esecutivo la necessità di una legge che proibisca i finanziamenti ad aziende che si occupano di produzione di mine (vietata in Italia dal 1994): al momento il testo è al Senato, in attesa di approvazione.

Per avere informazioni sulla Giornata di azione internazionale contro le mine anti persona e aggiornamenti sull’argomento si può consultare il sito.

Ne parla Giuseppe Schiavello, direttore della Campagna italiana contro le mine Onlus.

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