Giovedì 10 gennaio si è chiusa la nuova visita in Cina del leader nordcoreano Kim Jong-un, la quarta dal marzo 2018, quando ha incontrato per la prima volta Xi Jinping, o meglio, per la prima volta in modo ufficiale, di cui abbiamo notizia.
L’agenzia stampa cinese Xinhua ha affermato che l’incontro è avvenuto in un’atmosfera “cordiale e amichevole” e che la Cina continua a riabbracciare la Corea del Nord dopo la fine della partecipazione di Pechino alla campagna di “massima pressione” dopo il vertice di Singapore. Sempre su Xinhua si parla di una “nuova era” per le relazioni.
Questo incontro è servito soprattutto per preparare il nuovo meeting tra Kim e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che si dice possa essere imminente.
Kim è infatti tornato a Pyongyang con il supporto cinese per questo prossimo incontro, che dovrebbe, o vorrebbe, servire a riavviare il percorso per la denuclearizzazione della penisola coreana, su cui dopo l’incontro di Singapore dello scorso giugno ci sono stati pochi progressi. Oggi cerchiamo di capire a che punto siamo.
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Il mese scorso, il Guangzhou Gender and Sexuality Education Center (GSEC), che si occupa di promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile nella città della Cina meridionale, ha annunciato la chiusura. Le reali motivazioni non sono chiare, ma questo episodio conferma il periodo davvero difficile che stanno vivendo organizzazioni come questa e in generale chi lotta per la parità di genere.