Il 30 gennaio 2019 è cominciata presso la Commissione Giustizia e Affari sociali della Camera la discussione di una proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale, titolata “Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia”. La proposta era bloccata dal settembre del 2013, ma sembra che ora qualcosa sia cambiato.

Se da un lato il contratto di governo prevede una valorizzazione dell’iniziativa popolare, dall’altra c’è un’ordinanza della Corte Costituzionale che invita il Parlamento a legiferare sul fine vita. Si tratta del primo caso in cui la Corte fa pressioni su questa tematica affinché si colmi un vuoto legislativo, anche in risposta alle 130.000 persone che hanno sostenuto la proposta.

La questione resta comunque ancora aperta e complessa, soprattutto nel momento in cui vengono messi in discussione molti dei diritti che si davano per pienamente acquisiti.

Ne parla Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.

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