Oggi ricominciamo da una storia che avevamo lasciato in sospeso dalla settimana scorsa, il documentario trasmesso giovedì 5 dicembre dalla CGTN, l’edizione internazionale della TV di Stato cinese, dal titolo “Combattere il terrorismo in Xinjiang”.
Lo possiamo considerare il primo documentario video ufficiale sulla situazione in Xinjiang, e come raccontavamo nella scorsa puntata il comunicato che lo accompagna dice: “In questa esclusiva CGTN, vi mostriamo filmati inediti che documentano le spaventose tragedie dello Xinjiang e la resilienza della sua gente”.
Appare evidente il tentativo da parte di Pechino di controbattere alla narrativa occidentale secondo cui lo Xinjiang sarebbe di fatto uno Stato di polizia dove i diritti dei musulmani sono calpestati e un milione di persone sono state sbattute in campi di rieducazione. E soprattutto si tratta di un tentativo che arriva dopo lo Uyghur Act passato il 3 dicembre alla camera Usa e dopo i leaks che nelle scorse settimane hanno rivelato documenti ufficiali cinesi che pianificano, organizzano, la repressione.
C’è un piccolo paradosso: è un video chiaramente rivolto a un pubblico occidentale, prima di tutto perché è su CGTN, in inglese con sottotitoli in cinese, ma finora ha avuto pochissima risonanza sui media europei e statunitensi. Ma che immagine ci offre?
Playlist
- Qetiq – Qara Jorga
- Erkin Abdulla – Uyghur Girl