Le zone montane e di media montagna sono quelle che stanno trovando maggiori difficoltà ad affrontare la crisi idrica causata dalla prolungata assenza di precipitazioni e dalle mancate nevicate di questo inverno. E se è vero che la situazione attuale, in alcuni comuni, rappresenta una tipica condizione di carenza d’acqua dei mesi di agosto, è anche vero che per ora non ci sono delle problematiche tali da andare al di là delle azioni preventive indicate da Smat ai comuni piemontesi. Sulla portata del fiume Pellice il comune non ha ulteriori informazioni, a parte il monitoraggio che già da alcuni anni avviene sulle sue condizioni legate all’inquinamento Ne parla il sindaco di Torre Pellice, Marco Cogno.
Domenica 26 giugno alle 21:30 al Castello Contessa Adelaide va in scena il concerto teatrale dedicato all’acqua, bene quanto mai prezioso. Gabriele Cervia dell’Archeia Orchestra ha raccontato in diretta a Café Bleu il dietro le quinte di Aiga, spettacolo del cartellone Scene dal Vivo di Rivolimusica.
Aiga, studio per lo scorrere di un fiume è il titolo del concerto teatrale in programma domenica 26 giugno al Castello Contessa Adelaide di Susa. Lo spettacolo fa parte del cartellone Scene dal Vivo di Rivolimusica. L’Archeia Orchestra accompagnerà il pubblico alla riscoperta dell’essenza dell’acqua unendo musica e parole con Marco Amistadi, voce narrante e regista dello spettacolo.
Come ha sottolineato ai nostri microfoni Gabriele Cervia, direttore artistico dell’Archeia Orchestra, la voce dell’acqua seguirà un percorso controcorrente. La narrazione, musicale e teatrale, partirà simbolicamente dal delta del Po per ritornare, al termine del viaggio, sulle montagne occitane. Da qui, il titolo Aiga, “acqua” in lingua occitana.
Il teatro e la musica, come le arti in generale, continuano a proporci interessanti spunti di riflessione. Ne è la prova lo spettacolo diretto da Marco Amistadi, una pièce che ci mette di fronte all’emergenza climatica raccontandoci dello scioglimento dei ghiacciai, dell’innalzamento dei mari e della gestione irresponsabile delle preziose risorse idriche.
Ascolta l’intervista, scopri il dietro le quinte di Aiga
Tutte le informazioni sullo spettacolo e la biglietteria online sono disponibili cliccando qui.
Da anni l’Università degli studi di Torino porta avanti studi sugli effetti del cambiamento climatico sulle falde acquifere
Le acque sotterranee rappresentano oltre l’80% dell’utilizzo a scopo potabile. Cambiamento climatico e azione antropica rischiano di intaccare questa preziosa risorsa. Abbiamo incontrato la dottoressa Manuela Lasagna, docente dell’Università di Torino presso il dipartimento di scienze della terra e specializzata in idrogeologia, per farci spiegare le problematiche e le possibili soluzioni relative a questa risorsa vitale
Una parte del Piemonte si è svegliata questa mattina con un piccolo sospiro di sollievo per la spolverata di pioggia che ha rinfrescato l’aria e bagnato un po’ il terreno. Tuttavia, come dice ai nostri microfoni Daniele Cat Berro della Società Metereologica Italiana, la situazione, al netto del sollievo temporaneo, rimane critica.
“A livello strutturale – racconta Cat Berro – tutto ciò fa a mala pena il solletico ad una siccità epocale, radicata ormai da quasi sette mesi su di un territorio molto vasto”. Al netto di singoli rovesci o temporali, dice Cat Berro, “è ben difficile che in questi mesi estivi riusciremo a veder risolta questa siccità in modo significativo perché servirebbero mesi e mesi di piogge al di sopra della norma su vasti territori”.
Un’eventualità che difficilmente si registra nei mesi estivi e che viene resa ancora più remota dal fatto che “tutti i modelli di previsione stagionale dei centri di calcolo europei sono allineati a delineare un’estate particolarmente calda e secca”.
Una tempesta perfetta (senza, ahinoi, pioggia) che vede la concomitanza di più fattori. “Questa siccità – prosegue infatti Cat Berro – sarebbe già epocale di per sé guardando solo alle quantità di pioggia”. A questo si aggiunge l’effetto del caldo intenso: “il bimestre maggio-giugno – conclude – è già ora il più caldo mai osservato a Torino dalla metà del ‘700”.
Anche a Pinerolo il sindaco Luca Salvai ha emesso l’ordinanza diramata da Smat e Acea che limita l’utilizzo dell’acqua potabile vietando il lavaggio di cortili o autovetture, all’uso di piscine o fontane ornamentali. Sul comune di Pinerolo è però permessa l’irrigazione degli orti. Nei prossimi giorni verrà avviata una campagna di sensibilizzazione anche in attesa degli ultimi dati sulle portate dei torrenti e dei corsi d’acqua. Le situazioni più preoccupanti sono relative all’agricolturaPer il momento i problemi maggiori si registrano in media montagna.
Siccità di politica In queste settimane si stanno facendo sentire gli effetti di una prolungata siccità su Nord e Centro Italia, tanto che molti comuni hanno diffuso ordinanze sul risparmio idrico e le Regioni chiedono lo stato di emergenza per interventi rapidi. Proviamo a fare un passo indietro sulla questione assieme a Vanda Bonardo, responsabile nazionale Legambiente Alpi. Ci conferma che, nonostante sia complesso legare un singolo evento meteorologico alla crisi climatica, la siccità attuale è purtroppo in linea con le previsioni passate riguardo all’evolvere del cambiamento del clima. Ma ci sono state anche molte mancanze politiche riguardo alla tutela e al monitoraggio dell’acqua sul territorio.
Esteri
La Russia si allarga nel Luhansk e minaccia la Lituania di ripercussioni per il blocco delle merci. Turchia e ONU lavorano al dialogo per sbloccare il grano dai porti ucraini. Si spiana anche la strada alla candidatura ucraina per l’ingresso in UE. L’Europarlamento torna a votare sul pacchetto climatico Fit for 55. Si stimano diverse centinaia di morti per un terremoto in Afghanistan. Macron fatica a trovare alleati in Parlamento e ipotizza un governo di unità nazionale. Almeno 130 civili sono stati uccisi in Mali dal terrorismo islamico. Il Senato Usa apre la strada a un modesto ma significativo disegno di legge per regolamentare le armi.
Interni
Le Regioni chiedono lo stato di emergenza per la siccità, mentre si monitora la gestione dell’acqua nelle centrali idroelettriche. Ieri si è tenuta la seconda udienza di Giudizio Universale, la causa contro lo stato per l’inazione climatica. Il Tavolo Asilo e Immigrazione presenta una proposta di riforma del sistema di accoglienza. Luigi Di Maio esce dal Movimento 5 Stelle, portandosi dietro qualche decina di parlamentari e puntando forse alla creazione di un nuovo partito. Passa comunque al Senato la risoluzione sull’invio europeo di armi all’Ucraina. L’Istat pubblica le statistiche di Noi Italia, una serie di cifre ragionate per capire il paese. Al via oggi gli scritti per l’esame di maturità.
Al vaglio anche una serie di interventi per la disponibilità idrica
Nella tarda mattinata di oggi il governatore della Regione PiemonteAlberto Cirio ha tenuto una conferenza stampa per illustrare la situazione relativi alla crisi idrica che sta avendo importanti impatti soprattutto sul campo agricolo. Nel corso della conferenza Cirio ha confermato la richiesta al governo dello stato di calamità naturale e ha illustrato interventi preventivi che proprio in queste ore si stanno mettendo concretamente in atto
La grave situazione di siccità che sta interessando l’intero nord Italia tocca anche il Piemonte e le sue coltivazioni. Secondo Cia – Confederazione Italiana Agricoltori – nell’intero bacino del Po si arriverebbe a circa il 50% della produzione agricola e zootecnica danneggiate dalla carenza d’acqua.
Abbiamo chiesto a Gabriele Carenini, presidente della sezione piemontese della Cia di fare un quadro della situazione a livello regionale
Il direttore di Arpa PiemonteAngelo Robotto descrive le caratteristiche della crisi idrica e gli strumenti in campo per la sua gestione
Ascoltail servizio
Ai nostri microfoni anche Simone Ballari, sindaco di Bricherasio, tra i comuni definiti in crisi idrica
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In questi giorni il progetto Copernicus dell’Unione Europea ha pubblicato un’immagine del Nord Italia che mostra il manto nevoso residuo sulle Alpi – evidenziato in rosso per distinguerlo dalle nuvole – ai minimi.
Credit: European Union, Copernicus Sentinel-3 imagery
Dunque, dopo oltre 100 giorni di assenza, è in previsione l’arrivo della pioggia. Quanto e comeverremo interessati dalle precipitazioni nei prossimi giorni?
Ce lo siamo fatti spiegare da Daniele Cat Berro, della Società Metereologica Italiana
La siccitàin Piemonte preoccupa e viene monitorata con sempre maggiore attenzione. Le ultime piogge significative risalgonoall’8 dicembre dello scorso anno e Arpa Piemonte in occasione della giornata mondiale dell’acqua ha fatto il punto sulla situazione idrica in regione, dopo oltre 100 giorni senza precipitazioni, uno dei periodi più lunghi negli ultimi 65 anni.
Dopo che l’inverno 2021-2022 si è chiuso con un deficit pluviometrico importante di circa il 70% rispetto alla norma del periodo, e questo solo grazie alle precipitazioni cadute nella prima decade di dicembre, la siccità è proseguita anche nel mese di marzo nel quale finora sono caduti soltanto 8.5 mm medi di neve e pioggia in regione che lo pongono come il 6° marzo più secco degli ultimi 65, molto vicino ai 8.1 mm del marzo 2021. Si tratta di un deficit percentuale medio del 90% sulle pianure e sugli Appennini e di circa il 60% sulle Alpi.
Preoccupa anche lo stato dei corsi d’acqua, tutti in pesante deficit rispetto alla media storica di riferimento. Fanalino di coda è il Sangone che, secondo i rilievi di Arpa, ha uno scostamento negativo del 96% della portata; ma in generale tutti i corsi d’acqua sono in estrema sofferenza e questo ha delle ripercussioni anche sugli ambienti naturali e sulla qualità delle acque. Come scrivono alcuni giornali, in una ventina di comuni è stato necessario far intervenire le cisterne per rifornire gli acquedotti. Lo scorso 22 marzo i satelliti di Copernicus hanno fotografato le zone confine tra Piemonte e Lombardia, mostrando i colori della siccità.
Credit immagine : European Union, Copernicus Sentinel-2 imagery. L’immagine, scattata il 22 marzo 2022, mostra il confine tra Piemonte e Lombardia con le città di Milano, Novara e Pavia
C’è infatti da considerare la preoccupazione per il capitolo della stagione agricola alle porte e dell’impatto che questi messi senza pioggia e accumuli di neve avranno sul settore (ascolta l’intervista dello scorso febbraio a Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti Piemonte).
Abbiamo fatto il punto della situazione con Secondo Barbero, Direttore del Dipartimento Rischi Naturali e Ambientali presso Arpa Piemonte con cui abbiamo anche parlato anche delle possibili strategie da implementare per gestire in modo diverso le acque nel corso dell’anno in modo da far fronte ai periodi di scarsità.
Siamo arrivati a cento giorni senza piogge significative nel distretto del fiume Po. Le ultime risalgonoall’8 dicembre dello scorso anno. La situazione preoccupa soprattutto in relazione alla prossima stagione agricola (avevamo intervistato a febbraio Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti Piemonte) e alla situazionedegli ambienti naturali.
Nei giorni scorsi l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologicadel CNR ha pubblicato un aggiornamento relativo alle condizioni di pioggia, umidità del suolo, innevamento e livello del Po che traccia il quadro problematico della situazione.