Sono allarmanti i dati che sono emersi dal convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi del Piemonte in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, il CNR-IRPI e SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale). L’incontro ha accolto interventi sulle cause e le conseguenze dell’alluvione del 1994, per poi confrontarsi sui sistemi di monitoraggio e allerta, e il miglioramento della percezione del rischio da parte della popolazione. Secondo quanto emerso dall’ultimo report di Ispra, in provincia di Torino 116.634 abitanti vivono in un’area a rischio alluvione, in 33.528, invece, abitano in una zona a rischio frana. Nella sola città di Torino sono 18.287 i residenti a rischio alluvione, di questi 1.365 sono a «pericolosità elevata». In Città, oltre alla popolazione, l’elevata probabilità di esondazioni riguarda anche 190 edifici, 47 imprese e 15 beni culturali. Le intense precipitazioni di quest’anno, con una media di 1.316 millimetri hanno superato dell’80% la media storica. Il paragone con l’estrema siccità registrata nel 2022 da un senso dell’impatto del cambiamento climatico, ha osservato il direttore di Arpa Piemonte Secondo Barbero
Clima: nel torinese in 116.634 sono a rischio alluvione
A Torino il convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi del Piemonte