La Valpeagle asfalta il Val Venosta 5 a 1 a Torre Pellice in gara 1 di semifinale dell’IHL Division I, la terza serie hokeystica italiana. Si gioca al meglio delle tre gare. Una partita molto bella, molto agonistica, aggressiva e tecnica. Adesso i ragazzi di mister Kavicic sono a un passo dalla finale. Manca solo un altro pezzo. Vincere a Laces, in val Venosta sabato 10 marzo. La partita inizierà alle 18,30.

I giovani valligiani sono stati molto bravi. Concentrati, aggressivi e precisi, e i val venostani hanno potuto fare ben poco.

La gara è stata equilibrata solo nel primo tempo, o primo drittel. Lo 0-0 si è mantenuto per i 20 minuti netti di gioco, con una leggera partenza contratta dei torresi. Poi, dopo i primi minuti di tensione, le aquile valligiane hanno iniziato a spiegare le ali e a colpire, in velocità e in potenza di tiri: 23 tiri contro i 9 degli ospiti. Un assedio. Il giovane portiere altoatesino Simon Spada, 18 anni, ha retto da professionista.

Nel secondo tempo gli altoatesini hanno tirato di più, 16 contro 12. Ma noi abbiamo Simone Armand Pilon, un uomo di 21 anni che si è fatto le ossa e l’esperienza tra le gabbie e i ghiacci torresi. E che, soprattutto, sta crescendo e maturando ogni partita che passa. E’ stato agile, più reattivo del collega e più “comandante di reparto”. Si arrabbiava e si faceva sentire con i suoi difensori quando qualche piccolo particolare non era al posto giusto. Tuttavia, le aquile hanno tirato di meno ma hanno segnato. Minimo sforzo e massimo risultato. La squadra è stata presa lentamente per mano dalla classe e dalla precisione di passaggi di capitan Silva. E Alex ha pure sbloccato il risultato, spalancando le porte e mettendo in discesa la partita. I giovani affamati ‘bocia’ hockeisti, si sono pian piano caricati di fiducia e orgoglio, e sono stati presi per mano dagli esperti. La squadra è cresciuta coralmente e 10 minuti dopo, ha segnato anche l’altro campione, Marco Pozzi, non a caso il vicecapitano.

E nel terzo periodo, la Valpe ha dilagato. E qui la differenza l’hanno fatta, davvero, i giovani. Sono di belle speranze perché hanno dato tutto. Come i diesel, sono partiti con calma a inizio partita ma poi hanno fatto la differenza: Aglì, Gardiol, Migliotti sono andati a segno. Il gol di Paolo Gardiol è stato pazzesco, un coast to coast con rete all’incrocio, un gol costruito con la voglia, la rabbia, la grinta. Gli avversari avevano appena commesso un errore imperdonabile. Il ventunenne Maximilan Rier era appena andato intenzionalmente contro Manuel Aglì, amico di Paolo, e l’aveva lasciato steso a terra senza conoscenza. Speriamo che Rier non commetta più questi errori violenti e intenzionali, il pubblico e gli avversari non lo perdoneranno una seconda volta. Pochi minuti dopo l’altro esperto Martino Duran Varese ha ristabilito il rispetto sul ghiaccio. E speriamo di sbagliarci nell’aver notato intenzionalità nel gesto di Rier. Manuel è andato all’ospedale, caricato dai sanitari sulla barella e portato via dal 118 e dalla dottoressa Rinesi. La Tac non ha evidenziato nulla di grave fortunatamente, ma queste cose non possono essere affidate alla fortuna. Ci va un etica dello sport e di comportamento a cui tutti si devono attenere. Rier ha ricevuto penalità partita e adesso vedremo il giudice sportivo come lo punirà.  Qui trovate il foglio completo della partita

Ottimo l’innesto di Formentini, ma vogliamo vedere più il coltello tra i denti. Lo può fare.

Adesso, a Laces servirà ancora più determinazione e concentrazione.

Rivivi il secondo e terzo tempo con la radiocronaca di Diego Meggiolaro e Daniele Arghittu

Le foto sono di Alessandro Perrone, gentilmente concesse da Cristian Lasagno per il sito HCV Filatoio 2440