Anneliese Marie Frank, chiamata da tutti Anna, è la protagonista della prima parte del nostro viaggio in 500 d’inizio settimana.
Ebrea, costretta a rifugiarsi in una soffitta per sfuggire alle leggi razziali, Anna Frank riesce a descrivere nelle pagine del suo diario la sua vita e le emozioni che la animano nei mesi di prigionia.
Un mondo fatto di spazi piccoli, di silenzi da rispettare durante il giorno, di relazioni e contatti umani a volte indesiderati.
Il diario diventa una finestra aperta sul mondo, uno spazio dove Anna può raccontare, senza paura di giudizi, le ansie per la situazione che sta vivendo.
Nella seconda parte conosciamo meglio Cristina di Svezia, regina a sei anni, reggente a 18. Una donna decisa, sicura, determinata.
Cristina, non affine alle costrizioni di corte, decise di abdicare per poter riguadagnare la libertà.
Non volle mai sposarsi, dichiarando più volt di non aver alcuna intenzione di essere sottomessa ad un uomo.
Troppo rigida per lei anche la religione luterana, a cui preferì il cattolicesimo: non solo si convertì, ma andò ad abitare a Roma, costruendo solide amicizie con cardinali e godendo della cultura a cui poteva accedere.
Visse a Roma per 30 anni, è sepolta in San Pietro.