Il prossimo 26 novembre la Corte di Cassazione si esprimerà sul ricorso presentato dalla difesa di Emilio Scalzo, attivista contro la gestione del flusso migratorio sul confine italo-francese della Val Susa.
Scalzo era stato arrestato tramite mandato europeo il 15 settembre a Bussoleno, dove abita. La Francia ne ha infatti richiesto l’estradizione per le violenze compiute contro alcuni gendarmi francesi nel corso di una manifestazione No Border nel maggio scorso.
La Corte d’Appello di Torino si è dichiarata favorevole all’estradizione, mentre Scalzo è stato scarcerato e sottoposto agli arresti domiciliari.
Nel servizio le parole del legale Danilo Ghia riguardo alla vicenda dell’attivista e al ricorso.