In questi giorni è tornata al centro dell’attenzione la trafila giudiziaria relativa alla terribile esplosione che interessò il porto di Beirut il 4 agosto 2020, uccidendo più di 200 persone e devastando un’ampia porzione della città.
Le indagini sulle resposabilità dello scoppio sono state pesantemente rallentate fin dal loro avvio, ma la scorsa settimana si è vista una complessa svolta, a cui sono seguite proteste di piazza, guidate in particolare dai parenti delle vittime.
Cerchiamo di chiarire questa difficile vicenda con Marco Magnano, giornalista e storica voce di RBE, che si trova a Beirut per conto di Armadilla Cooperativa Sociale Onlus.