“A chi non sa dove andare”. Alberto Schiavone dedica il suo nuovo romanzo, “Non esisto” (Edizioni Clichy), agli sperduti, a coloro che, lasciandosi alle spalle il clangore del cancello di un carcere, provano a ricostruire tutto (lavoro, famiglia, relazioni), non avendo nessun punto di riferimento se non se stessi. Come nel caso di Maria, la protagonista di un libro non sul carcere ma di una emozionante e complessa serie di contesti che la mettono di fronte alla dimensione del “fuori”. Libertà o altro recinto?
Alberto Schiavone rende uno straordinario servizio alla letteratura perché ci racconta Maria nella sua essenza, senza giudizio né moralismo.

“Non esisto” è un libro duro e struggente, poetico e violento che ci obbliga a guardare la strada (e la vita) senza alcun patetico filtro e a rispettare il dolore degli altri.

Questi gli ascolti musicali proposti da Alberto Schiavone:
– “The leavers dance” (The Veils)
– “Carcere” (24 Grana)

La sigla, “Sun”, è stata composta e realizzata dal chitarrista Adriano Viterbini.