L’attivismo eco-climatico si muove in moltissime direzioni e una di quelle affrontate con esperienza da Greenpeace è la ricerca di dati, con la pubblicazione di preziosi report che raccontano specifiche situazioni nel dettaglio.

Di recente sono sono state rese note due indagini che abbiamo raccontanto con una doppia intervista. La prima è un aggiornamento sul monitoraggio periodico sulla copertura mediatica dei cambiamenti climatici, realizzato con l’Osservatorio di Pavia. I dati degli ultimi mesi del 2022 non sono affatto incoraggianti: la crisi climatica occupa pochissimo spazio, anche in occasione della COP, e per di più spesso a raccontarla sono i rappresentanti dell’industria petrolifera: ce l’ha spiegato meglio Giancarlo Sturloni, responsabile della comunicazione di Greenpeace Italia.

Una seconda ricerca ha invece interessato Greenpeace Europa centro-orientale e riguarda le emissioni causate dai jet privati nel 2022 nel continente europeo, Italia inclusa. Anche in questo caso, i numeri sono gravi: intanto, i voli di questo tipo sono in netto aumento in tutta l’area interessata, e spesso si tratta di viaggi molto brevi, per i quali ci sarebbero molte alternative valide (e immensamente meno inquinanti). Le emissioni equivalgono a quelle di 550mila cittadini europei. Ne abbiamo parlato con Federico Spadini, campaigner Trasporti di Greenpeace Italia.