Sabato 13 gennaio gli elettori di Taiwan hanno votato per le elezioni presidenziali e legislative. Si è trattato di uno dei tanti voti che caratterizzeranno il 2024 nel mondo e che, secondo molti, ci daranno conto dello stato di salute della democrazia a livello internazionale.
Taiwan è uno dei luoghi più caldi nel mondo, almeno potenzialmente. Al momento la tensione non è mai esplosa, ma si tratta di un’area osservata con molta attenzione: l’isola è sostanzialmente indipendente, ma la Cina continentale rivendica il territorio come proprio e si teme che questo possa sfociare in un conflitto.
Il delicato status quo per ora regge. Ma cosa cambia con questo voto? Chi è e che cosa sostiene il neo-eletto presidente Lai Ching-te? E la questione cinese è stata effettivamente la più ingombrante, o sono stati altri gli argomenti più urgenti?
L’abbiamo chiesto al giornalista Lorenzo Lamperti, che vive a Taipei.