Da quando la Francia, a febbraio 2024, aveva allentato i respingimenti alla frontiera, in continuità con la sentenza della Corte di Giustizia UE che nel settembre 2023, ha dichiarato che, anche se un Paese UE ha introdotto controlli alle sue frontiere, non ha il diritto di effettuare respingimenti sistematici, i numero di persone respinte tra Italia e Francia si erano notevolmente abbassati. Negli ultimi giorni però è stato rilevato un cambio di rotta. I respingimenti alla frontiera alpina sono ripresi, accompagnati da una documentazione consegnata durante il push-back o con motivazioni chiare del respingimento.
Sentiamo la dottoressa Federica Terenghi, coordinatrice di Medu, medici per i diritti umani che opera presso il Rifugio Massi di Oulx
Aumentano di nuovo i respingimenti alla frontiera italo-francese
Dalla pronuncia del Consiglio di Stato francese del Febbraio 2024, i respingimenti al confine erano diminuiti, ma negli ultimi giorni sulle Alpi piemontesi, da sempre luogo di passaggio per i migranti diretti in Francia, si è riscontrato un ritorno alle vecchie abitudini