Conversazione con Paola Cereda, psicologa, scrittrice e regista di teatro comunitario intorno ai contenuti del suo nuovo romanzo, “L’unico finale possibile” (Bollati Boringhieri). Cereda racconta una storia minima, ma che interessa (con un dato abbondantemente sottostimato) 60.000 giovanissimi che sognano di fare i calciatori nell’Europa delle grandi squadre di club. Un “giro acrilico del mondo” che nel caso di Momo parte dal Senegal e approda a Torino, quartiere Pietra Alta, tra slanci e fatiche, desideri e delusioni. Indossando i colori del River Mosso.
“Almeno due pagine al giorno”, 1° luglio 2025