È stata presentata alla fine della scorsa settimana al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino la Relazione annuale dell’Osservatorio culturale del Piemonte di Ires, l’istituto regionale di ricerche economico sociali, che segna una crescita diffusa del sistema culturale nel corso del 2024: i musei registrano 7,76 milioni di visite (+9% rispetto all’anno precedente), trainati dal Sistema Museale Metropolitano di Torino, che concentra l’82% degli ingressi. I quattro grandi poli – Museo Egizio, Museo del Cinema, Musei Reali e Venaria Reale – coprono da soli il 39% dei visitatori regionali. Bene anche alcune province, come Biella, Alessandria e Cuneo. In crescita anche gli spettacoli dal vivo, con 3,8 milioni di biglietti venduti (+12%) e un aumento della spesa al botteghino del 20%, con teatro e musica particolarmente dinamici grazie al ritorno di festival ed eventi. Continua a soffrire il cinema, in ulteriore calo di circa 4 punti percentuali. Le 111 biblioteche civiche contano 245 mila utenti attivi (+11%) e 2 milioni di prestiti (+4,4%), ma permangono forti differenze territoriali per quanto riguarda la frequentazione e l’utilizzo dei servizi. Nelle aree interne piemontesi (131 comuni, individuati dal Piano nazionale per le aree interne), solo 74 dispongono di luoghi culturali, principalmente musei e biblioteche. Ne abbiamo parlato con il direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte Luca Dal Pozzolo
Relazione annuale sulla cultura: crescita diffusa, ad eccezione del cinema
Nelle aree interne solo 73 comuni su 131 dispongono di luoghi culturali



