AIR: Amour, Imagination, Rêve.
Questo è il significato del nome scelto da Jean-Benoit Dunckel e Nicolas Godin, questi gli elementi che identificano ancora oggi la proposta del duo francese che più di vent’anni fa ha reinventato con raffinatezza il linguaggio della musica pop.
Le atmosfere dei primi album, scandite da eleganti note elettroniche contaminate da influenze che richiamano il rock psichedelico anni Settanta, suggestioni che hanno consacrato gli Air come i più importanti esponenti della cosiddetta French Touch, rivivono in Italia grazie a una serie di concerti, di cui l’ultimo ieri sera a Roma, tappe di una tournée mondiale partita lo scorso anno con la pubblicazione di Twentyears, il primo best of di una ventennale carriera che include una selezione dei singoli più rappresentativi, alcuni inediti e B-side oltre a pezzi composti per colonne sonore.
Partendo da quei Premiers Symptômes del primo EP datato 1997, Jean-Benoît Dunkel e Nicolas Godin, in una splendida notte romana hanno ripercorso la loro carriera grazie a un concerto che ha avuto come cornice uno dei palchi più suggestivi d’Italia, il teatro romano di Ostia Antica.
Nonostante sia stato a nostro avviso limitante per il pubblico dover stare seduti a oltre dieci metri dal palco, il duo di Versailles è subito riuscito a far cadere questa barriera riuscendo a rapire, a coinvolgere e ad ammaliare la platea con i brani storici dall’album d’esordio Moon Safari e ancora con le atmosfere rarefatte di Playground Love, capolavoro tratto dalla colonna sonora del Giardino delle Vergini Suicide di Sofia Coppola ma anche esaltando tracce da album forse sottovalutati come 10000 Hz Legend e Talkie Walkie in un percorso sonoro che ancor oggi continua a corteggiare e a far innamorare grazie a un’esecuzione totalmente live facendo cadere uno dei luoghi comuni della musica elettronica dal vivo grazie alla complicità dei due musicisti che accompagnano perfettamente la tecnica e il talento di JB e Nicolas.
Aspettando un nuovo album che tarda ad arrivare, il loro ultimo disco di inediti risale al 2012 se si esclude Music for Museum lavoro realizzato tre anni fa in tiratura limitata e su commissione per il Palazzo delle Belle Arti di Lille, ci godiamo l’attesa vivendo l’esperienza di un concerto come quello di Ostia Antica facendoci delicatamente sfiorare i sensi dalla French Touch degli Air.

Foto: Claudio Petronella.