Madame Guyon, donna dalla forte spiritualità vissuta a cavallo tra il 1600 e il 1700, è protagonista di un convegno all’università di Ginevra.
Conosciuta come Jeanne-Marie Bouvier de la Motte, fu una donna coraggiosa. Rimasta vedova in giovane età, con tre figli da allevare, non nascose mai le sue idee in tema religioso.
In un periodo in cui, però, potevano parlare di religione solo gli uomini. Se lo faceva una donna, doveva essere in convento, in un monastero e non alla corte di Versailles, affascinando il pubblico con teorie di libertà spirituale.
Madame Guyon credeva nel “puro amore”, e venne ritenuta sovversiva e pericolosa per la società e gli sviluppi politici della Francia di quel periodo.
Il convegno internazionale, organizzato a 300 anni dalla sua morte, si svolge da giovedì 23 a sabato 25 novembre.
Ce ne parla Mariel Mazzocco, una delle organizzatrici e ricercatrice alla facoltà di teologia di Ginevra.