Fabio Petani ha un rapporto privilegiato con la Street Art, avendo non solo dedicato la sua tesi di laurea a questa forma d’arte urbana e contemporanea ma facendola diventare una vera e propria ragione di vita professionale. Tuttavia questo non è il solo aspetto che caratterizza l’opera di Petani che da diversi anni mira a osservare il mondo e la natura che ci circonda con l’intento di preservarne i prodotti andando alla ricerca dei suoi elementi chimici di base. Ne avevamo parlato in questo articolo pubblicato da Riforma in occasione della mostra “Sèmina Rerum. Il principio delle cose”.
Partendo da questo lavoro l’artista pinerolese continua a realizzare le sue opere di arte murale in giro per il mondo arrivando a toccare, proprio in questi giorni, la terra di Napoli e nello specifico il rione Ponticelli. Parliamo di terra e dei suoi prodotti non a caso, dato che la parete in via di completamento riguarda un territorio tradizionalmente a vocazione agricola, sebbene questa attività stia per estinguersi.
Questo nuovo lavoro di Fabio va a inserirsi in quello che è il Parco dei Murales di Ponticelli, progetto promosso da Inward, osservatorio sulla creatività urbana molto attivo a Napoli di cui abbiamo parlato anche a DUMBO.
Come raccontato ai microfoni di Café Bleu, l’opera dell’artista pinerolese è dedicata alla figura di Aldo Merola, già direttore dell’Orto Botanico partenopeo, persona alla quale è peraltro dedicato il Parco dei Murales. Di fronte all’opera di Petani è in corso di attuazione un’altra iniziativa che coinvolge questa periferia: restituire ai cittadini e alle cittadine gli orti urbani che fino poco prima del disastroso terremoto del 1980 caratterizzavano questo territorio.
Fabio ha raccontato il suo lavoro a Café Bleu.