Penseremmo noi di tenere Dio obbligato di trattarci sempre dolcemente, e in caso contrario, vorremmo noi rinunciare alla fede in lui e al suo servizio?
Giovanni Diodati
I testi
10 Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?»
Giobbe 2,10
In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.
Luca 22,42
42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».
8 Le parole del maldicente sono come ghiottonerie,
Proverbi 18,8-17
e penetrano fino all’intimo delle viscere.
9 Anche colui che è sfaticato nel suo lavoro
è fratello del dissipatore.
10 Il nome del SIGNORE è una forte torre;
il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio.
11 I beni del ricco sono la sua roccaforte;
sono come un’alta muraglia, nella sua immaginazione.
12 Prima della rovina, il cuore dell’uomo s’innalza,
ma l’umiltà precede la gloria.
13 Chi risponde prima di avere ascoltato,
mostra la sua follia, e rimane confuso.
14 Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?
15 Il cuore dell’uomo intelligente acquista la scienza,
e l’orecchio dei saggi la cerca.
16 I regali che uno fa gli aprono la strada
e gli danno accesso tra i grandi.
17 Il primo a perorare la propria causa pare che abbia ragione;
ma viene l’altra parte, e lo mette alla prova.
Le letture di oggi sono a cura di Gabriele Bertin e Daniela Grill