Fratello Cristo, hai sofferto atrocemente per il mondo, abbandonato in mezzo all’inferno, finchè il Signor Iddio non ti ha richiamato alla vita. Tu sei il volto di Dio E in nome del tuo amore non voglio più lamentarmi, fratello Cristo, conforto e luce!
Jorg Zink
I testi
7 SIGNORE, se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,
Geremia 14,7
opera per amor del tuo nome;
poiché le nostre infedeltà sono molte;
noi abbiamo peccato contro di te.
24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti.
1Pietro 2,24
42 Essendo già sera (poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato), 43 venne Giuseppe d’Arimatea, illustre membro del Consiglio, il quale aspettava anch’egli il regno di Dio; e, fattosi coraggio, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto; e dopo aver chiamato il centurione, gli domandò se Gesù era morto da molto tempo; 45 avutane conferma dal centurione, diede il corpo a Giuseppe. 46 Questi comprò un lenzuolo e, tratto Gesù giù dalla croce, lo avvolse nel panno, lo pose in una tomba scavata nella roccia; poi rotolò una pietra contro l’apertura del sepolcro. 47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare il luogo dov’era stato messo.
Marco 15, 42-47
Le letture di oggi sono a cura di Raffaele Gonnet e Daniela Grill