Quali prospettive e speranze americane porta con sé l’insediamento ufficiale del nuovo presidente americano Joe Biden?
Abbiamo l’impressione di un’America confusa, arrabbiata, bisognosa di guida e di certezze, mentre è lasciata in balia delle onde di questo mare agitato che stiamo attraversando. Quali priorità sono avvertite in modo particolare?
Che ruolo gioca, infine, l’appartenenza e il sostegno della sfera religiosa? Decine di rappresentanti delle chiese che fanno parte del Consiglio nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti (NCC) hanno chiesto le dimissioni di Trump, prendendo posizioni molto nette, dure, nei confronti dell’ex presidente. Posizioni di distanza non solo tra le file degli evangelicals, ma anche in molte altre comunità e realtà religiose.
Alcune questioni di cui parliamo con Victoria Munsey, vicepresidente della Commissione sinodale per la Diaconia Valdese e di Eurodiaconia, originaria del New England, USA.
“Una sfida importante per Biden sarà cercare di guarire le ferite che sono state inflitte all’America e agli americani. Sarà un lavoro duro per lui e il suo gruppo. La sua vice presidente, Kamala Devi Harris è una donna determinata, giovane, con grande esperienza, sarà un valido aiuto. Biden ha dichiarato di volere un gabinetto che rispecchi la vera America di oggi, che non è composta solo da uomini bianchi sui 65 anni… “