La sentenza della Corte Suprema degli Usa, che cancella il diritto per ogni donna all’interruzione volontaria di gravidanza, all’aborto, è accompagnata da uno strascico di preoccupazione, anche a livello internazionale, sulla garanzia dei diritti acquisiti nel tempo.
Sono tante le manifestazioni di protesta, sia in piazza che in rete, che da qualche giorno animano non solo la società americana, ma anche quella mondiale
Preoccupazione per un ritorno al passato, per diritti che vengono cancellati e soprattutto per una crescita dell’illegalità e della pericolosità dell’aborto fatto di nascosto o attraverso canali non controllati.
Abbiamo chiesto un’opinione sui fatti ad alcune pastore della chiesa valdese: Ilenya Goss, Letizia Tomassone e Daniela Di Carlo. Pastore impegnate da anni negli ambiti dell’attenzione, della tutela delle persone e dei diritti delle donne. Un commento sia sulla situazione degli Stati Uniti che dell’Italia: c’è il sentore, la preoccupazione, che anche in Italia possano essere toccati diritti faticosamente conquistati?