Scacco matto alle rinnovabili 2023: si chiama così il report stilato da Legambiente sui progressi italiani nella transizione energetica. Come suggerisce il titolo, i progressi sono fortemente rallentati.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, ci dice Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente, dovremmo installare impianti tali da generare circa 10gigawatt all’anno, per raggiungere il totale di 85 gigawatt prefissato per il 2030. Al momento però stiamo procedendo ad un ritmo di circa 1 gigawatt all’anno.
Eppure non mancano i progetti: le domande presentate a Terna, complessivamente, ci porterebbero a superare i 300 gigawatt prodotti da rinnovabili. Un numero significativo di questi, precisa Eroe, andrebbero scartate per vari e giustificati motivi, ma la cifra è comunque sufficiente a far capire che la volontà di sfruttare l’energia rinnovabile c’è. Le proposte però restano per la maggior parte bloccate, per trafile burocratiche che riguardano lo stato ma ancora di più le singole Regioni, ma anche le Sovrintendenze. Il risultato, lo ricorda ValigiaBlu, è che continuiamo a generare gran parte della nostra energia dai combustibili fossili.