La comunità islamica di Firenze sta vivendo una situazione di grande incertezza rispetto all’utilizzo dei locali come luogo di culto. Sono infatti stati dati alcuni avvisi di sfratto rispetto ai locali attualmente utilizzati di piazza dei Ciompi: il termine ora è stato prorogato al prossimo 8 giugno, mentre la comunità islamica avrebbe chiesto di poter rimanere fino al prossimo autunno per poter definire un’altra sistemazione.
Numerose comunità religiose di Firenze, insieme a cittadini e rappresentanti delle istituzioni, si sono schierate contro questo sfratto, anche per ricordare l’importanza di garantire il diritto della libertà di culto.
Presente anche la chiesa valdese di Firenze, come ci spiega il pastore Francesco Marfé: “Ho apprezzato molto la spontaneità della partecipazione, anche all’interno della nostra chiesa valdese. Molte persone, membri di chiesa, si sono chiesti come poter manifestare la nostra solidarietà. La stessa iniziativa abbiamo poi scoperto era condivisa anche dalle altre religioni presenti: le comunità ebraiche, cattoliche, buddiste… La comunità islamica di Firenze è molto grande, è cresciuta molto in questi ultimi anni, è un laboratorio interculturale importante. Io vorrei manifestare la mia stima per l’imam di Firenze, Izzeddin Elzir, che ha saputo guidare la sua comunità in modo molto pacifico, anche in momenti in cui la tensione era alta“.
Il dialogo interreligioso a Firenze non manca, è molto attivo “C’è un gruppo che si chiama Deci, Dialogo Ebraico Cristiano Islamico e i rapporti sono profondi e reali, non solo di facciata” conferma Marfé.