Fino al 14 maggio si svolge a Brescia il Festival Dòsti, festival delle arti e delle culture religiose. Si tratta di una manifestazione pubblica che si tiene a Brescia ogni anno dal 2017, rivolta ai cittadini di ogni religione e convinzione.
Aspetti religiosi, cultura e arte di mescolano insieme per proporre riflessioni su temi di attualità che riguardano l’intera società.
Tema di quest’anno, come ci spiega Maddalena Colombo, presidente dell’Associazione Dosti, sarà “Morire e rinascere“, pensando in particolare ad una rinascita dopo gli anni difficili legati della pandemia.
“Dopo questi anni difficili ci è parso importante ragionare di sofferenza, dolore, vicinanza e prossimità alla morte, di senso del limite che questa esperienza ci ha dato, sia a livello personale che collettivo. Ma volevamo anche parlare di morte collegati al tema della vita: ogni religione si occupa del ciclo vita-morte. Ragioneremo sulla speranza di futuro, sulla voglia di mettere al mondo nuovi bambini. Abbiamo voluto declinare vita anche nel senso di rinascita: tra una crisi e l’altra abbiamo la gioia di ritrovare le cose che contano, una scala di priorità e anche noi stessi, magari depurati e più capaci di apprezzare quello che abbiamo“.
Intervista con Maddalena Colombo
Anche la chiesa valdese di Brescia è parte attiva all’interno del Festival Dosti di Brescia.
Il pastore Leonardo Magrì ricorda “L’impegno corale che vede coinvolta la chiesa valdese non solo come partecipazione attiva alle manifestazioni del festival Dosti. Non è solo il periodo del festival che ci vede impegnate come religioni, ma nel corso di tutto l’anno siamo coinvolti in varie iniziative, tendenti a mettere in pratica ciò che il nome dell’associazione significa, cioè “amicizia“. Per creare conoscenza, abbattere pregiudizi che si possono avere nei confronti di altri e altre, affrontare con uno spirito di fraternità diverse tematiche e problematiche“.