Il mese di giugno dello scorso anno è stato il mese di giugno più caldo mai registrato. Lo stesso è stato per luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre. Per questo era praticamente certo che anche il 2023, nel suo complesso, sarebbe stato l’anno più caldo da quando monitoriamo le temperature: ovvero, a vario modo, dal 1850.
Nei primi giorni di gennaio la conferma è arrivata: l’iniziativa europea Copernicus ha comunicato che il record precedentemente detenuto dal 2016 è stato ora scalzato.
Ma come si arriva a questi numeri, e cosa significano? Possiamo dare la colpa al fenomeno meteorologico El Nino, o la responsabilità resta saldamente sulle spalle delle attività umane?
Ne abbiamo parlato con Carlo Buontempo, direttore di CS3, il Copernicus Climate Change Service.