“Compelled to flee“, traducibile come “Obbligati a fuggire”, il rapporto sugli spostamenti forzati dei Palestinesi stilato da ActionAid, Oxfam e Al Mezan, è stato pubblicato l’8 aprile per ripercorrere le tappe degli spostamenti forzati dei Palestinesi, su spinta di Israele, nel corso degli ultimi 75 anni. Il testo si sofferma poi sui modi in cui queste pratiche infrangano (almeno in teoria) la legge internazionale.
Ne parliamo con Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia (e già in passato su PLAY per parlare di investimenti pubblici nei combustibili fossili). Con lui ripercorriamo come questi spostamenti forzati siano l’anticamera di alcuni degli orrori ancora più inquietanti che il massacro in corso nella Striscia di Gaza sta mettendo ora sotto i nostri occhi. Questo è il succo del rapporto sugli spostamenti forzati dei Palestinesi.
De Ponte ci racconta anche che cosa stia facendo ActionAid in questo periodo nella zona di guerra: non molto, purtroppo, perché le possibilità sono ben poche. Ma gli operatori sul posto sono comunque una preziose fonte di storie e notizie dalla Striscia, e l’organizzazione nel frattempo sta lavorando con impegno per prepararsi all’immensa necessità di aiuto che emergerà alla fine di questa distruzione.
Puoi ascoltare qui l’intervista: