La voce e l’anima del collettivo Yo Yo Mundi ci accompagna nel dietro le quinte del suo primo lavoro solista, un album composto da un disco e da un libro di poesie
Amorabilia è il titolo del primo lavoro solista di Paolo Enrico Archetti Maestri, un album uscito lo scorso 29 novembre 2024 per l’etichetta Nota. La voce e l’anima del collettivo Yo Yo Mundi ha raccontato il dietro le quinte di Amorabilia in diretta durante la trasmissione Café Bleu, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale dell’album in programma venerdì 13 dicembre al Teatro Nuovo Valleggia di Quiliano, in provincia di Savona.
“Amorabilia è un termine inventato che unisce le parole amore e memorabilia. Un po’ come accade con gli Yo Yo Mundi, l’idea di base dell’album è raccogliere delle canzoni che in realtà sanno essere racconti. Negli anni ho scritto molto per il gruppo e per altri progetti musicali, non ho mai pubblicato niente di mio. Da diverso tempo avevo nel cassetto dei componimenti poetici che ho scoperto funzionare bene insieme alle canzoni finite nel disco. È stato lo stesso collettivo a propormi di raccogliere queste composizioni in un album tutto mio, a mio nome. In alcune canzoni del disco suonano anche gli Yo Yo Mundi, ovviamente non ho in mente di lasciare il collettivo”, ha raccontato Archetti Maestri ai microfoni di RBE.
“Per me pubblicare un disco in CD vuole quasi essere una provocazione. Sono molte le persone che mi dicono di aspettare l’uscita di un album Yo Yo Mundi su Spotify. Poi magari ascoltano distrattamente il disco facendo altre cose, com’è diventato normale di questi tempi. Per me la musica è altro. La musica è un’esperienza immersiva, per questo motivo il disco è registrato in Dolby Atmos. Con Amorabilia invito a lasciare l’ascolto dal telefonino per cercare quel vecchio lettore CD che abbiamo ancora da qualche parte in casa. Il mio consiglio è ascoltare la musica (in generale, non intendo il mio album) in modo diverso, concedendole totalmente il nostro tempo”.
Di questo e di altro abbiamo parlato con Archetti Maestri nell’intervista disponibile in podcast cliccando qui e su Spotify.