Dal 19 al 23 marzo in Valle Maira si celebra la parola e l’incontro del pubblico con autori e autrici per una possibile risposta alle grandi domande del nostro tempo
“I libri sono ponti che ci permettono di viaggiare in terre lontane”, diceva Emily Dickinson, pensiero che gli organizzatori e le organizzatrici del Ponte del Dialogo hanno fatto proprie per la parte primaverile dell’edizione 2024-2025 del festival letterario della Città di Dronero.
“Ponte del Dialogo vuole favorire l’opportunità di far incontrare sia scrittori con lettori ma anche l’opportunità di incontrare le culture diverse. Il ponte è metafora di qualcosa che congiunge due sponde, nel nostro caso il torrente Maira che congiunge la nostra città”, ha raccontato in diretta a Café Bleu l’assessore alla Cultura della Città di Dronero, Carlo Giordano.
Come si rinnova il Ponte del Dialogo attraverso la sua imminente sezione primaverile 2025? “Il festival si rinnova in questi tempi di cambiamenti e confusione attraverso ospiti come Domenico Quirico, Antonio Scurati, per citare qualche nome. Con il nostro festival vogliamo dare la possibilità ai lettori e alle lettrici di approfondire temi e questioni del nostro tempo e dare una possibile chiave di lettura per capire dove sta andando il nostro mondo”, ha concluso Giordano ai microfoni di RBE.
Molti degli appuntamenti primaverili del Ponte del Dialogo 2025 sono esauriti. Tra gli incontri in programma segnaliamo quello con Espérance Hakuzwimana previsto sabato 21 marzo alle 15 e il dialogo con Pegah Moshir Pour previsto domenica 23 marzo alle 17 al Teatro Iris. Tutto il programma della manifestazione è disponibile cliccando qui.
Nel podcast dell’intervista a Giordano disponibile all’inizio di questo articolo, ma anche su Spotify e su Spreaker, ricordiamo una coda del festival prevista il 30 marzo, sempre in Valle Maira. Qui si può trovare il sito web della manifestazione.