Sabine Duflo psicologa e pisicoterapeuta è promotrice di campagne contro l’uso eccessivo del tempo schermo, promuove modi intelligenti di guardare la TV e gli schermi e usare le nuove tecnologie.
400 colpi
In ogni trasmissione viene intervistata una persona competente sull’argomento.
Nella scheda della trasmissione trovi di solito la presentazione, le opere e i progetti di cui è protagonista.
Nel blog – GloBildung – trovi molti articoli su argomenti simili e post delle persone intervistate, o inediti sul web o estratti da loro importanti opere.
EDUCARE ALLA LIBERTÀ
NELLE DIFFICOLTÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE
E’ una trasmissione di domande pedagogiche per chi desidera la libertà e l’utopia nelle difficoltà del mondo globale. Per chi crede che le domande siano più importanti delle risposte e che la propria libertà inizia (non finisce!) dove iniziano le libertà delle altre e degli altri. Per chi pensa che qualche risposta bisogna pur darla se si vuole educare. Per chi pensa che questo è un mondo difficile che promuove valori talvolta disumani ma che val la pena essere testimone, educator*, insegnante, animator*, genitor* per annunciare un mondo migliore. In un mondo sempre più difficile dove si educa allo spettacolo, alla maschera e alla finzione, attraverso TV, schermi e un’immane raccolta di merci, la speranza del nuovo, dell’inatteso, dell’amore non vengono mai meno. Insomma per chi crede che sia possibile educareall’utopia e non abbandonarsi alla pedagogia del tasto play.
TEMI DELLE PUNTATE
Nelle trasmissioni verranno toccati temi etico-pedagogici di diverso tipo: educazione al genere, educazione al conflitto, educazione senza schermi. Si parla di modelli genitoriali, di bene comune, di gioco. Si parla di questioni pedagogiche che hanno una rilevanza politica, di questioni politiche spesso ignorate perché forse riguardano maggiormente le prossime generazioni?
I PROGETTI
Nelle trasmissioni si cerca di segnalare progetti, associazioni, reti che praticano nel qui ed ora modelli alternativi alla pedagogia corrente dominante, alla pedagogia del laisser-faire che si pratica tacitamente senza riflettere, alternative concrete a quei dispositivi pedagogici che non riusciamo a riconoscere come opprimenti. Nella pagina web trovi un primo piano sul progetto con approfondimenti maggiori che nella puntata.
LA PERSONA INTERVISTATA
Su ogni tema si intervista una persona che è coinvolta sia nell’ambito della ricerca che in quello pratico. Sulle pagine web si danno notizie più dettagliate sulla persona coinvolta e indicazioni bibliografiche dei suoi scritti o di studi citati nella trasmissione.
ORARIO:
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lunedì alle 16:30
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replica: martedì alle 19:00
CONDUZIONE
400 Colpi – La parola a chi ha ideato e conduce la trasmissione
Sono nato a Milano, ma ho avuto la fortuna di scegliere di migrare. Sono maestro elementare presso la scuola all’aperto Cesari (Milano). Ho lavorato nella cooperazione sociale come direttore di cooperativa, responsabile del personale e responsabile economico-finanziario. Dal 2001 al 2005 sono stato vicedirettore del centro ecumenico di Agape. Avevo studiato a Torino, Urbino, Berlin, Lyon, Paris, Pavia, Managua; mi sono laureato in filosofia e poi in scienze della formazione. Nell’ambito della formazione nella cooperazione internazionale avevo lavorato in Chiapas con le comunità indigene e, in Italia, nell’ambito della formazione di cooperanti. Ho pubblicato qualche articolo su temi antropologici, etici e politici; ho collaborato con gruppi di appoggio zapatisti e di solidarietà con i migranti; organizzato seminari e conferenze su diversi temi legati alla globalizzazione e all’educazione; attualmente curo un blog dove si trovano molti approfondimenti dei temi della trasmissione, oltre a contributi di varie persone intervistate Vorrei contribuire alla circolazione e contaminazione di idee per costruire un mondo con meno ingiustizie sul pianeta terra.
400 Colpi – Gli aiuti
Grazie a tutte le persone che hanno reso possibile la trasmissione. Grazie a Valentina Pochettino, a Corrado Brun, ad Agusto Illuminati, a Daniela Di Carlo, a Roberta Secchi. Grazie alla redazione di RBE, in particolare due Mattei e due Paoli. Grazie anche a Radio Città del Capo che nell’estate 2015 ne hanno diffuso alcune puntate per la pianura padana.
484 – Valutare la scuola – Intervista a Benedetto Vertecchi
15 Gennaio 2018
Quando si parla tanto di valutazione della scuola è perchè c’è qualcosa che non funziona. Valutare il sistema di istruzione scolastico italiano significa anche considerarne la storia, il passato meno recente e il futuro meno prossimo, avere una prospettiva di più anni oltre che uno sguardo comparato con gli altri paesi europei.
Continuiamo a parlare con Luca Flabbi di mercato del lavoro di domani dal punto di vista delle bambine di oggi.
482 – Il futuro delle nostre nipoti – Intervista a Luca Flabbi
26 Novembre 2017
Nei paesi ad alto e medio reddito spesso la scolarizzazione femminile è uguale o leggermente migliore di quella maschile, ma nel mercato del lavoro il gap ha smesso di diminuire.
Continuiamo a parlare di dislessia con Piero Crispiani.
480 – Disturbi specifici di apprendimento con Piero Crispiani
11 Novembre 2017
Con Crispiani parliamo di disturbi specifici di apprendimento e dell’interpretazione della dislessia come disprassia sequenziale, come una forma di disordine funzionale e quindi non di deficit.
Prosegue l’approfondimento con Argentieri su post-verità e ambiguità, ritenuta un aspetto dominante della nostra epoca.
478 – Postverità o ambiguità? – intervista a Simona Argentieri
24 Ottobre 2017
Nel mondo della postverità, l’ambiguità è vista come una tendenza a vasto raggio, un aspetto dominante della nostra epoca, un sintomo di un disturbo cognitivo e di una carenza morale.
477 – Sorvegliare e punire – intervista a Daniele Novara parte 2
12 Ottobre 2017
Esiste una alternativa a sorvegliare e punire: secondo Daniele Novara litigare bene senza l’intervento degli adulti è infatti un privilegio che hanno sempre più bambini/e
476 – Sorvegliare e punire – intervista a Daniele Novara
6 Ottobre 2017
In campo educativo la nonviolenza significa educare al conflitto. Con un paradosso solo apparente possiamo dire che chi sa stare nel conflitto può essere nonviolento mentre chi rimuove il conflitto […]
Essere padri non è un mestiere, ma una responsabilità. Lo testimonia il fatto che anche i professionisti dell’educazione vivono le stesse difficoltà degli altri padri. Che ruolo possono giocare i padri di oggi? C’è qualcosa che infastidisce nella retorica della sicurezza?
Che responsabilità vi sono oggi nell’essere padri? Come è cambiata oggi la paternità, cosa resta del padre in un mondo dove (fortunatamente) i ruoli materni e paterni vengono messi sempre più in discussione? Su cosa e come si interrogano i padri blogger oggi?