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TEMA DELLA PUNTATA
L’essere umano è caratterizzato dalle cure alloparentali della prole: le cure della prole vengono effettuate infatti da individui diversi (allo) dai genitori (parents). Fin dai primi giorni i/le neonati vengono lasciati e lasciate nella braccia di fratelli e sorelle maggiori, di zii e zie, di nonni/e, di cugini/e. Tra le figure che danno cure, nelle intemperie e difficoltà della nostra società globale, nelle tante forme in cui si ridisegnano le geometrie famigliari, ci sono soprattutto i nonni e le nonne. Le nuove generazioni senza un lavoro fisso, senza diritti e senza molte garanzie sono spesso aiutate proprio dalla generazione più anziana e più ricca, cresciuta con garanzie soci
ali, lavoro fisso e diritti sul lavoro. Sono i nonni postmoderni che, cresciuti negli anni del miracolo economico, godono di maggior benessere e hanno assistito agli sconvolgimenti prodotti dagli anni della contestazione, al rovesciamento dei canoni e dei valori della tradizione. Spesso garantiscono a figli e figlie un aiuto economico e suppliscono alla generale carenza di servizi per l’infanzia prendendosi cura dei/delle nipoti. Esentati da compiti educativi diretti, possono sperimentare il piacere di condividere con i bambini ambiti di libertà, di fantasia e di gioco, ricevendone in cambio affetto e complicità. Di fronte ai nuovi scenari liquidi della postmodernità, senza mappe già tracciate, per non smarrirsi è importante procedere insieme, per esempio per guardare la Tv e navigare su internet. Nonni/e nuove anche nella rinnovata consapevolezza del proprio ruolo, della propria capacità di farsi tramite della memoria individuale e collettiva e di aprire alle giovani generazioni futuri orizzonti di fiducia e di speranza.
SILVIA VEGETTI FINZI
Si è laureata in pedagogia e specializzata in psicologia clinica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è psicoterapeuta per i problemi dell’infanzia, della famiglia e della scuola; dal 1975 docente di Psicologia Dinamica presso l’Università di Pavia, fa parte del Comitato Nazionale di Bioetica e dell’Osservatorio Permanente sull’infanzia e l’adolescenza. Fa parte del movimento femminista impegnandosi nel lavoro intellettuale presso l’Università delle donne Virginia Woolf di Roma e con il Centro Documentazione Donne di Firenze. Nel 1990 è tra le fondatrici della Consulta di Bioetica. Fa parte di comitati scientifici di di numerose riviste e centri culturali (Aut-Aut, Iride, Bio-logica, Adultità, Imago ricercae; Istituto Gramsci di Roma, Casa della Cultura di Milano, Libera Università dell’Autobiografia). Vegetti Finzi è nota anche al grande pubblico per i suoi interventi in televisione – soprattutto Sky TV, Corriere della Sera, Io Donna – come esperta di problematiche psicologiche. Nel 1998 ha ricevuto, per le sue opere sulla psicoanalisi, il premio nazionale “Cesare Musatti” e per quelle di bioetica il premio nazionale “Giuseppina Teodori”.
Tra le numerosissime pubblicazioni:
Il bambino della notte, divenire donna, divenire madre, Milano: Mondadori, 1995
Volere un figlio, la Nuova maternità fra natura e scienza, Milano: Mondadori 1997
Nuovi nonni per nuovi nipoti, Milano: Mondadori, 2010