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Con Daniela Di Carlo si ragiona ancora su alcune parole-chiave della trasmissione. Le difficoltà della globalizzazione con la sua crisi delle ideologie, la crisi dei grandi movimenti e le loro utopie generano passioni tristi e mancanza di futuro. E’ in questo scenario che si colloca la crisi dell’autorità. Le grandi narrazioni, politiche e religiose, che indirizzavano la storia sono al tramonto. Siamo di fronte a un mondo disincantato. Ma l’autorità che il pensiero della differenza ci ha insegnato a guardare in termini positivi è una autorità che fa bene, perché non è usata per opprimere. Riconoscere che le donne hanno un sapere storico e una visione del mondo fondamentale, è una autorità che ci permette di decodificare quello che succede nel mondo, accostare i vari saperi, stare in relazioni asimmetriche. Tutto questo fa parte della capacità di crescere e l’autorità può essere usata per fare entrare in relazione creativa le persone. L’autorità dà quindi potere alla gente. In termini pedagogici l’autorità è imprescindibile e in termini pastorali l’autorità di Dio, dà potere e incoraggia, invita a uscire nel mondo ed essere chi sono.