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Tutto ciò che abbiamo quando nasciamo ci viene fornito dall’educazione, impartita da “tre maestri”: la natura, gli uomini e le cose. Poco si pensa al valore educativo delle cose: come educano gli oggetti fin dalla nascita? E a quali stress di numeri normalizzanti viene sottoposto un bambino dalla nascita alla scuola? Come inizia l’ossessione adulta per la norma? Gli oggetti della nostra società dello spettacolo sono sempre più standardizzati? Quali capacità sviluppano? Indebolisc
ono la capacità di mediazione riflessiva? Gli oggetti elettronici in particolare cosa producono nella mente assorbente? Questi oggetti educano alla velocità o alla riflessività? Che conseguenze ha questo tipo di educazione selle azioni e sulle relazioni?
STEFANO LAFFI
Stefano Laffi è laureato in economia politica e ha conseguito il dottorato in sociologia. Si è occupato di innovazione tecnologica, mutamento sociale, culture giovanili, dipendenze, processi di emarginazione e impoverimento. Ha creato l’agenzia di ricerca sociale Codici dove attualmente lavora come ricercatore sociale. Ha collaborato con la Rai, Radio Popolare; ha scritto saggi e pubblicato articoli presso diverse riviste tra cui “Lo Straniero” e “Gli asini”. Tra le sue pubblicazioni:
Le pratiche dell’inchiesta sociale, Roma: I quaderni dell’Asino, 2009
con Maurizio Braucci Terre in disordine. Racconti e immagini della Campania di oggi, Roma: Minimum Fax, 2009
ll furto. Mercificazione dell’età giovanile, Napoli: L’Ancora del Mediterraneo, 2000
La congiura contro i giovani, Milano: Feltrinelli, 2014