Apriamo questa puntata parlando del conflitto nell’est dell’Ucraina: anche se tra Kiev e Mosca sembra riaprirsi il dialogo, le incertezze sulla fine della guerra rimangono. La società civile ucraina è però già al lavoro su alcune questioni cruciali legate alla reintegrazione (non solo dei territori, ma anche degli abitanti) del Donbass: quelle della riconciliazione e della giustizia transizionale, come ci spiega Valerii Novikov dell’ONG “Alternativa”.
Martin Buber, sono in tanti a conoscere questo nome. Il suo pensiero filosofico e religioso, profondamente radicato nell’ebraismo, ha affascinato generazioni di lettori in tutto il mondo. Meno noto è invece il suo impegno nella politica. Un impegno che, partendo dal versante teorico, l’ha visto impegnato in prima persona nella riconciliazione e nella ricerca della pace.
Ne abbiamo parlato con Francesco Ferrari, coordinatore dello “Jena Center for Reconciliation Studies” alla Università “Friedrich Schiller” di Jena. Specialista del pensiero ebraico del Novecento, con particolare riferimento alla questione della riconciliazione dopo la Shoah, è coeditore del Volume 11 dell’opera onmia di Buber in tedesco. A lui si devono tre monografie dedicate al pensiero di Buber (La comunità postsociale, 2018; Religione e religiosità, 2014; Presenza e relazione, 2012).