Continuiamo ad analizzare il Credo. Dopo la parte dedicata all’alto dei cieli, alla preesistenza e all’incarnazione, la croce di Gesù ci porta improvvisamente nella storia e sulla Terra, là dove il potere esercita la propria forza nel modo più brutale.
La crocifissione era una pena atroce e molto diffusa, che Roma riservava agli schiavi fuggitivi e ai rivoluzionari per motivi politici o religiosi. La croce era il modo in cui il potere romano manifestava la sua inflessibilità.
Gesù era un rivoluzionario? Cosa racconta il Nuovo Testamento sull’attività di Gesù in Palestina? Perché Ponzio Pilato si è occupato di lui? Cosa dice il Credo sulla morte di Gesù?
Rileggendo il Vangelo di Marco, iniziamo a capire quale significato abbia il passaggio sulla morte di Gesù. Dio si rivela nella debolezza e nel dolore di un uomo che muore. Gesù ci porta un Dio diverso, la cui onnipotenza non consiste nel risolvere magicamente tutti i problemi, ma nello starci accanto nella vita in questo mondo, con el sue difficoltà, promesse e lotte.