Campeon, l’altra faccia della medaglia, vi racconta la storia dell’Unione Sportiva Conversano, squadra vincitrice di uno dei tornei organizzati nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale.

In Italia, durante la seconda guerra mondiale, si continuò a giocare a calcio nonostante l’interruzione della Serie A. Dopo l’8 settembre 1943, i nazifascisti occuparono le regioni settentrionali della Penisola. Per questo motivo molti calciatori della massima serie nazionale si rifugiarono nel Regno del Sud liberato dalle forze alleate.
Tra il 1943 e il 1945 nel nostro Stivale furono organizzati diversi tornei di calcio. Nel centro nord occupato dai nazifascisti, sotto l’egida della FIGC si disputò la Divisione Nazionale, torneo meglio noto come Campionato Alta Italia poi vinto dallo Spezia. Nel contempo in meridione venne organizzato il Campionato dell’Italia Libera, torneo che vide in gara prevalentemente squadre pugliesi nel quale trionfò in modo rocambolesco l’Unione Sportiva Conversano.

La squadra viola della provincia di Bari era guidata da Peppino Laruccia, presidente che decise di fare le cose in grande ingaggiando diversi calciatori dell’ex Serie A, tra i quali spiccava Leonardo Costagliola, portiere che dieci anni dopo fu convocato in Nazionale per i mondiali del 1954, quando militava nella Fiorentina.

Campeon, l’altra faccia della medaglia, vi propone la storia del Conversano in quel pionieristico torneo di calcio.


Campeon, l’altra faccia della medaglia.
Conversano, campione dell’Italia Libera nel 1944.
Testo e narrazione: Claudio Petronella

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