Con l’emergenza coronavirus le strutture della Csd Diaconia Valdese sono state chiuse. Si sta ora ripensando ad organizzare la riapertura e l’accoglienza di Case valdesi e strutture ricettive.
Ne parliamo con Daniele Del Priore, direttore dell’Area accoglienza della Csd, intervistato da Giacomo Rosso.
“Ci sono tanti aspetti a cui prestare attenzione – spiega Del Priore nell’intervista – Si fa sovente riferimento alla ripartenza in termini economici, ma in realtà la chiusura che abbiamo vissuto tutti quanti ha avuto anche un impatto profondo sulle persone: il lockdown ha avuto un effetto psicologico, sociale. La riapertura formale non significa quindi automaticamente che ci sarà una ripartenza psicologica per le persone. Ci vorrà del tempo perché ci riabituiamo all’idea di tornare a muoverci, a viaggiare, ad incontrare altre persone. Riapertura quindi per noi significa anche questo: provare a riportare al centro una vicinanza sociale, certo con tutte le attenzioni necessarie in questo momento, per ricostruire il bisogno di relazioni che sono mancate molto in questo periodo”.
Su Riforma.it trovate un articolo collegato a questo argomento, curato da Sara Tourn.