Le intelligenze artificiali stanno facendo passi da gigante, e riescono ora a svolgere attività impensabili fino a pochi anni fa. Rispetto ai nostri cervelli, però, hanno ancora un grande difetto: hanno bisogno di molta più energia, soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento di nuove capacità.
Un team di ricercatori del Dipartimento di fisica della Sapienza Università di Roma e dell’Istituto dei sistemi complessi del Cnr sta mettendo a punto un nuovo modello, che utilizza il movimento delle onde per riuscire ad “insegnare” alle A.I. molto più velocemente.
Ne abbiamo parlato con Claudio Conti del Dipartimento di fisica della Sapienza e dell’Istituto dei sistemi complessi del Cnr