Dal 23 al 25 luglio, al Centro Ecumene di Velletri, si è svolto il campo intergenerazionale “Meglio salvaguardare la terra, che Noè è a corto di legna”.
L’incontro è stato organizzato nell’ambito del percorso delle chiese metodiste di avvicinamento alla Cop26, sviluppato in particolare dai giovani.
Abbiamo chiesto ad Irene Abra della Chiesa Metodista di Novara, referente e responsabile del progetto le sue impressioni sul recente incontro «Come prima esperienza siamo molto soddisfatti. La particolarità del campo era proprio l’intergenerazionalità: c’erano persone giovanissime, ragazzi e ragazze, e altre meno, ed è stato bello creare un dialogo e ascoltare tutti i punti di vista differenti, ma allo stesso tempo accomunati dal tema della giustizia climatica».