Abbiamo scelto di parlare di “Donne e la riforma Protestante“, per ricordare la data del 31 ottobre, anniversario della Riforma Protestante.
Una carrellata di donne più o meno conosciute, provenienti da diversi paesi dell’Europa del 1500 – 1600 che, a vario titolo, diedero il loro contributo al diffondersi della Riforma Protestante.
Donne coraggiose, tenaci, curiose, aperte alle nuove idee e alla conoscenza, vissute in periodi storici in cui non era semplice la vita per la metà femminile dell’essere umano.
Buon ascolto!
Bruna Peyrot ci racconta di un ambito particolare: il ruolo importante che ebbero le grandi nobildonne italiane che ospitarono nei loro castelli, in segreto, dibattiti con gli eretici, favorendo così anche il vivace dibattito religioso del tempo.
Le nobildonne e la Riforma
Ulrike Jourdan ci parla di Katharina Schutz (conosciuta anche come Katharina Zell, 1497-1562), una colta donna cattolica di Strasburgo che fu introdotta agli insegnamenti di Lutero dal sacerdote Matthew Zell, divenuto pastore della sua chiesa nel 1518. Zell aveva abbandonato la dottrina cattolica per abbracciare il luteranesimo e anche Katharina si convertì e diventò una delle prime donne a ricoprire anche il ruolo di “moglie del pastore”.
Katharina Schutz di Strasburgo
Erika Tomassone ci parla di Suor Dionisia, che conobbe le idee della Riforma grazie alle visite del fratello nel convento di Siena, dove lei risiedeva. Suor Dionisia, nel 1546, venne processata dall’Inquisizione assieme ad altre consorelle. Dovette abiurare, ma continuò a rimanere vicina al movimento protestate, in modo segreto e clandestino.
Suor Dionisia e la fede clandestina
Simona Menghini ricorda la figura di Marie Durand. Una donna, una ragazza, che a 19 anni viene arrestata e imprigionata nella torre di Costanza di Aigues – Mortes, nel sud della Francia, dove vi rimarrà per 38 anni. Non solo la forza della fede, ma anche delle donne, che si rispecchia nell’attualità dei nostri tempi.
Marie Durand e la forza di resistere
Gabriella Ballesio descrive Catherine Parr, sesta e ultima moglie di Enrico VIII Tudor.
Una donna elegante, affettuosa, curiosa e aperta alle novità, tra cui anche la «nuova fede» protestante. Catherine lesse le opere dei riformatori e fece opera di protezione di chi, allora, era più vicino alla Riforma. Scrisse due libri: una prima opera rivolta in modo specifico alle donne e una seconda opera in cui sostenne con forza la lettura della Bibbia.
Catherine Parr, aperta alla nuova fede riformata
Karola Stobaeus ci svela alcune curiosità attorno alla figura di Katharina von Bora, monaca cristiana tedesca che si convertì al protestantesimo e divenne moglie di Martin Lutero. “Il signor Kati” come la chiamava il marito: una donna forte, determinata, capace di prendersi cura della numerosa famiglia e con le idee ben chiare su ciò che voleva.