A Sud Onlus è un’associazione che dal 2003 si occupa di attivismo in ambito climatico e ambientale, soprattutto per quanto riguarda il supporto alle comunità impegnate nella difesa dei propri territori. Il nome sottolinea uno dei concetti cardine dello sfruttamento eccessivo del Pianeta, perché sono i paesi a sud del mondo a subirne gli effetti più gravi; in molti paesi del nord globale, come l’Italia, le regioni meridionali sono poi quelle maggiormente devastate.
A Sud, nell’ambito del Climate Law and Governance Day 2022, a latere della COP27, ha ricevuto il premio Global Leadership Award on Climate Law and Governance 2022. Sono premi assegnati ogni anno dal Climate Law and Governance Initiative, una coalizione di esperti, accademici e istituzioni internazionali, per riconoscere il lavoro di professionisti, attivisti e università nell’avanzamento della giustizia climatica.
In particolare, ad essere premiato è il supporto di A Sud a Giudizio Universale, una causa intentata da numerosi enti e persone ai danni dello stato, accusato di essere inadempiente nel contrasto alla crisi climatica (di cui abbiamo già parlato diverse volte).
Con Lucie Greyl, che ha ritirato il premio a nome della onlus, raccontiamo questo riconoscimento, approfittandone per fare il punto sullo stato della causa di Giudizio Universale: è stata depositata ormai più di un anno fa, ma le lungaggini processuali non stanno facendo intravedere progressi.
Ragioniamo anche sullo svolgimento della COP27, per la quale Greyl condivide il pessimismo diffuso che si sta creando attorno a questa conferenza, sempre più indirizzata verso una serie di decisioni, ancora una volta, lontane da quelle necessarie ad evitare la catastrofe climatica. Lo strumento delle COP è ormai sempre più messo in discussione: forse una delle alternative è proprio quella di affidarsi alla giustizia, forzando la mano dei singoli governi, invece di attendere che si trovi un accordo globale volontario.