All’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia si è creato il MEAN – Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, un progetto che lavora intanto per fornire un supporto umanitario alla popolazione ucraina in guerra, e in parallelo per creare tavoli nei quali si discuta del futuro del paese, assieme ai cittadini ucraini. Perché, nonostante due anni e mezzo di guerra e una continua incertezza, a Kyiv si guarda al futuro.
Ce lo racconta Irene Caligaris, una docente che dalla Val Pellice ha preso parte all’ultima spedizione del MEAN nella capitale ucraina. Dal nostro studio 3 ripercorre la missione del movimento e le sue paure rispetto alla visita di un paese in guerra. Una volta sul posto, però, si è stupita della normalità della vita degli abitanti della capitale – finché non sono cominciati gli allarmi aerei. Ma cosa ne pensano i locali di un movimento che ha la presunzione di costruire una strada di pace per il loro paese? Le risposte sono varie, ma il dialogo c’è, perché, appunto, a Kyiv si guarda al futuro.
Per approfondire, puoi recuperare queste interviste passate sul tema: il podcast dal fronte di Eleonora Vio, la svolta delle bombe a grappolo inviate all’Ucraina, o le ferite psicologiche dei sopravvissuti.