Secondo un rapporto elaborato da Cgil sui dati di Invitalia, l’Agenzia statale per lo sviluppo di impresa, i fondi statali stanziati cinque anni fa dal ministro Luigi Di Maio e destinati al rilancio dell’area industriale di crisi complessa di Torino non hanno portato un apprezzabile rilancio delle attività, generando appena 268 posti di lavoro a fronte di 38 milioni di euro impiegati, per un costo di 142 mila euro per ogni persona impiegata. 24 le aziende che hanno partecipato al bando: si va da un’azienda che ha ottenuto 10 milioni di euro, creando però un centinaio di posti di lavoro, ad altre realtà che hanno ottenuto tre milioni di fondi che hanno avuto come risultato soltanto dieci nuovi addetti. Cgil Torino ha espresso in conclusione la sua perplessità circa l’efficacia dello strumento. Il commento del segretario di Fiom Cgil Torino Edi Lazzi
Fondi area di crisi: risultati deludenti
Soltanto 268 posti di valori per 38 milioni di investimento