Rapper, MC, cantautore: il musicista italo dominicano ha presentato il suo progetto discografico che unisce cantautorato italiano e hip hop. Senza dimenticare le sonorità latinoamericane
Unire canzone d’autore, hip hop e sonorità latinoamericane: parte da questa idea Cantautorap, album di Jaku Reyes Feliz al centro dell’esibizione in diretta trasmessa su RBE durante la puntata odierna di Café Bleu. Da dove nasce l’idea e l’esigenza di unire cantautorato e cultura rap?
“Cantautorap è un disco che sognavo di realizzare da tanti anni. Per me non è solo un biglietto da visita, si tratta di un vero e proprio manifesto. Perché musicalmente mi sembra che gli artisti preferiscano tenersi una semplice sicurezza, un sound che piaccia, senza sperimentare e divertirsi. Con Cantautorap ho voluto, a modo mio, mettere un punto e fare una mia personale rivoluzione: amo il rap, amo la cultura hip hop come amo la chitarra classica”, ha raccontato Jaku ai nostri microfoni.
In che modo proporre musica rap nel 2025? Jaku ha risposto così: “Per me fare rap oggi, nel 2025, non può essere uno scimmiottamento del primo rap delle origini. Perché il rap parla, ha un potere grandissimo e ci permette di fare un passo avanti. Può essere un mezzo molto potente per comunicare”. Oltre alla sua dimensione cantautoriale, Jaku propone laboratori e attività ludiche basate sull’hip hop nelle scuole, nei centri di aggregazione giovanile e nelle carceri.
In coda all’intervista disponibile all’inizio di questo articolo, su Spreaker e su Spotify, in onda su RBE radio TV abbiamo trasmesso Cantautorap, il brano che dà il titolo all’album di Jaku.