Tra le crisi aziendali del settore automotive c’è anche quella della Yazaki, multinazionale giapponese produttrice di cablaggi e componentistica elettrica per l’automotive, che il 4 dicembre scorso ha dichiarato 52 esuberi (su 72 dipendenti) nello stabilimento di Grugliasco motivando la scelta con il taglio netto delle commesse Maserati (cliente storico del gruppo nipponico), a propria volta alle prese con un calo degli ordinativi. Da qui l’annuncio di una crisi irreversibile e strutturale, con la conseguente necessità di chiudere i reparti dell’assistenza e della logistica. Nei giorni scorsi è arrivata la notizia che l’accordo tra azienda e sindacati per l’utilizzo di ammortizzatori sociali non è stato raggiunto e i licenziamenti sono stati confermati. La Regione Piemonte, in un incontro avvenuto mercoledì 5 febbraio, si è detta disponibile a sondare il terreno per il ricorso ai fondi destinati all’area di crisi complessa. Il tavolo è aggiornato al prossimo 13 febbraio.
Ai nostri microfoni Giusi D’Agostino di Fiom Cgil fa il punto della situazione