Qualche settimana fa ho incontrato Benjamin Ngandu, un beneficiario del progetto Unicore, University Corridors for Refugees – Corridoi Universitari promosso da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati con la collaborazione di un’ampia rete di organismi e associazioni, tra cui anche la Diaconia Valdese e numerose università italiane, giunto alla 6°edizione. Abbiamo passato una mattinata insieme e, man mano che si sviluppava il suo racconto, mi sono trovata più volte a chiedergli: “Come hai fatto?”, “Cosa ti ha spinto a non mollare?”
Racconterò la sua storia anche se dovrebbe essere la storia di un’intera famiglia. Come Benjamin stesso ammette infatti, non ce l’avrebbe potuta fare senza il loro costante sostegno, la resilienza e i valori che gli hanno trasmesso.
Ora sono separati da migliaia di chilometri e Ben non sa quando potrà rivedere genitori e fratelli, perché è in Italia con un visto da studente e i voli per il Sud Africa sono molto cari. Avere avuto qualcuno dalla sua parte è stata forse, in mezzo a tanti ostacoli, la sua più grande fortuna. Quel vento che gonfia le vele e ti fa andare avanti, nonostante gli scogli e le correnti marine avverse.
Sono Susanna Ricci, per RBE mi occupo di informazione, e questa newsletter è dedicata al viaggio di Benjamin 🍪.